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Omicidio Colacioppo, arrestato latitante

Omicidio Colacioppo, arrestato latitante

Preso tra Moldavia e Ucraina era tra più pericolosi latitanti

(ANSA) - ANCONA, 31 MAG - La Polizia di Stato di Ancona e di Ascoli Piceno, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale, ha arrestato dopo 17 anni di latitanza Iurie Cegolea, inserito nella lista dei 100 latitanti pericolosi, responsabile in concorso con altri due complici tuttora in carcere dal 2006 dell'omicidio dell'avvocato Antonio Colacioppo avvenuto l'1 febbraio 1999 ad Ascoli Piceno, all'interno del suo studio legale. L'avvocato era stato accoltellato. I due complici sono la ex moglie del legale e il suo amante. Il latitante è stato arrestato al confine tra Moldavia e Ucraina, mentre stava tentando di lasciare il territorio del suo Stato di origine ed estradato in Italia.
   

Cerca di usare il 911 come linea erotica: “Avevo finito il credito sul telefono”




Un 29enne di Tampa, Florida, di nome Joshua Basso ha chiamato il numero di emergenza della polizia americana, il 911.
La telefonata ha preso subito una piega insolita, quando l’operatrice del 911 si è trovato di fronte a domande come “Hai un bel seno?”, o “Scommetto che hai un bel sedere!” o anche “Perché non ti tiri giù le mutandine?”, anche se il linguaggio di Basso era un po’ più colorito.
sirena
Al termine dell’ansimante chiamata, l’operatrice ha inviato una volante all’indirizzo dell’uomo, che però ha inizialmente negato con forza: è bastato però che l’agente chiamasse il numero che aveva pochi minuti prima chiamato il 911 per sentire squillare il cellulare di Basso, mettendo fine alle sue scuse.
La spiegazione dell’uomo è stata che in realtà voleva chiamare un telefono erotico, mentre… ehm… “si amava un po’”, solo che non aveva più credito sul cellulare, e pertanto poteva chiamare solo i numeri di emergenza.
L’uomo è stato denunciato per uso improprio dei servizi di emergenza.

Esibizionista finisce con il pene incendiato




Una donna Greca è stata processata per avere dato fuoco ai genitali di un turista inglese.
Secondo la ricostruzione, il fatto sarebbe avvenuto all’interno di un locale piuttosto affollato: il giovane (identificato come Stuart Feltham, 20 anni) aveva tentato numerosi approcci alla ragazza (Marina Fanouraki, 26 anni), sempre più insistenti, fino ad abbassarsi i pantaloni e a palparle il seno ed il sedere. La ragazza alla fine ha gettato una bicchiere di whisky sul pene del ragazzo, e ha dato fuoco al liquido infiammabile.
fuoco
Il focoso esibizionista ha sofferto ustioni di primo e secondo grado, ed è chiaramente indagato: la ricostruzione dei fatti però è tutt’altro che certa, dato che le testimonianze dei gruppi di amici dei due coinvolti sono decisamente incompatibili tra loro: gli amici della ragazza negano che lei abbia volontariamente dato fuoco al ragazzo, mentre gli amici del ragazzo negano che lui stesse molestando la ragazza e che avesse i pantaloni abbassati, ma che avrebbe tentato di toglierli dopo che era stato “appiccato l’incendio”.

Imbarazzo in Olanda: Guida dello Studente sponsorizzata da telefoni erotici




Imbarazzo di diverse Università olandesi per alcune pubblicità presenti nelle guide per i nuovi studenti. Infatti, l’editore ha inserito all’interno una pubblicità che reclutava studenti e studentesse come “lavoratori del sesso”. Tra i lavori offerti dall’agenzia che ha acquistato lo spazio, come telefoniste di telefoni erotici, oppure per svolgere “attività sessuali” di fronte a webcam.
Le guide infatti non sono pubblicate direttamente dalle Università, ma da editori privati che rientrano delle spese vendendo gli spazi pubblicitari.
annuncio
Ad aggravare la situazione, il fatto che le guide vengono spesso distribuite nelle scuole superiori, per presentare le Università, e pertanto possono finire in mano anche a minorenni.
Un rappresentante dell’editore che ha realizzato alcune di queste guide ha ammesso che non era stato considerato che le guide potessero finire in mano a minorenni, e che quindi forse c’è stata un po’ di superficialità nell’affrontare il problema.

Fermata per un controllo: scoprono che guidava con un vibratore tra le gambe




Sembrava un controllo di routine quello iniziato a Township Avenue a Elmwood Place, un piccolo paesino dell’Ohio, quando un agente ha fermato un’auto perché apparentemente aveva i finestrini colorati, in contrasto con quanto previsto dalla legge locale.
Ma quando l’agente Gilbert ha guardato dentro, di routine c’era ben poco. La donna al volante, infatti, stava guidando con i pantaloni abbassati e un vibratore sulle gambe. La donna ha spiegato all’agente che effettivamente stava usando il vibratore quando era alla guida, mentre il passeggero seduto a fianco di lei le mostrava un film a luci rosse su un portatile.
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La donna è stata multata per guida “con attenzione inadeguata”. E per i finestrini colorati.

Donna minaccia uomo con un coltello per avere del sesso orale. Ma alla fine lui rifiuta: “L’odore è troppo forte”




Una donna della Virginia (provenienza ironica data la storia che andiamo a raccontare) è stata arrestata per aggressione, e il giudice sta valutando se aggiungere ulteriori accuse.
Ma andiamo con ordine. La donna era a casa dell’ex-marito (incontrato sul posto) e un altro uomo, tutti apparentemente ubriachi. Secondo l’accusa, ad un certo punto la donna ha estratto un coltello e ha minacciato i due “Qualcuno mi lecchi la f..a oppure vi taglio la fo..uta  gola” (testuali parole del rapporto di polizia).
Il marito avrebbe immediatamente rifiutato, ma l’altro uomo aveva inizialmente ceduto alle minacce. Ma quando la donna si è tolta gli indumenti intimi, l’uomo ha cambiato idea a causa “del cattivo odore” che giungeva dalle parti intime della donna.
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Fortunatamente per i due uomini, prima che la donna potesse mettere in pratica le minacce conseguenti alla sua “insoddisfazione”, è arrivata la polizia, allertata dai vicini che avevano sentito rumori e grida.

Fa sesso con un asino: il contadino geloso lo scopre e lo uccide




Un uomo, in Portogallo, il 55enne Jose Gomes Pinto, è stato arrestato per l’omicidio di un conoscente, il 68enne Jaime Pires, tagliandogli la gola con un rasoio.
Decisamente anomalo il contesto all’interno del quale si è sviluppato l’omicidio: secondo la ricostruzione della polizia, Pinto avrebbe infatti ucciso Pires perché quest’ultimo avrebbe violato la “virtù” dell’asino ‘preferito’ di Pinto, che avrebbe deciso di vendicarsi.
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Pires non sarebbe stato nuovo a queste “performance” tanto che nel paese dove abitava era soprannominato “Jamie Pecora”, per la sua ‘passione’ per gli animali, cosa che lo aveva spinto ad allontanarsi anche alcuni anni dal paese, per allontanarsi da queste voci.

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